Peaky Blinders - COPPOLA
Una delle prime cose che viene in mente quando si pensa a Peaky Blinders, serie tv ambientata a Birmingham negli anni venti, oltre al bravissimo Cillian Murphy e alla sua iconica frase "By order of the Peaky Blinders", è lo stile inconfondibile dei protagonisti.
Tutta la serie è ispirata alle vicende dell'omonima banda criminale che operò in Inghilterra a inizio 900, i cui membri vestivano con lunghi cappotti, abiti su misura ed erano caratterizzati dal tipico cappello piatto con visiera: la coppola.
Ma a rendere particolare questo berretto è l'elemento che da nome all'intera banda: i Peaky Blinders cucivano delle lamette da barba nella visiera dei loro cappelli, i quali all'occorrenza potevano essere utilizzati come armi. (scena completa di seguito)
La coppola però non è stata indossata soltanto dai Peaky Blinders, ma ha una storia molto lunga che l'ha portata ad essere anche oggi un capo di moda ricco di fascino.
La coppola
La coppola nasce in Inghilterra probabilmente nel tardo XVI secolo durante il regno dei Tudor, dove di domenica e in occasione delle festività tutti i maschi al di sopra dei sei anni, ad eccezione di nobili e persone di alto rango, dovevano indossare dei copricapi di lana prodotti solo ed esclusivamente in Inghilterra. Questa infatti era la legge che il parlamento emanò nel 1571 per rafforzare il commercio della lana inglese e per proteggerlo così dall'importazione di merci estere.
Negli anni successivi il flat cap, come viene chiamata la coppola in inglese, divenne sempre più popolare. Nel XIX e XX secolo la coppola era il cappello più in voga sia tra la massa popolare, che spesso lo utilizzava come capo da lavoro, sia tra i ceti superiori della società che utilizzavano cappelli meglio realizzati per attività sportive o fuori città. All'inizio del XX secolo il flat cap giunse in America dove divenne un berretto molto comune fra persone di diversa età e di diversa estrazione sociale. Data la sua fama la coppola in inglese ha moltissimi sinonimi: golf cap, driving cap, driver's cap, cabbie cap ( "berretto da guida" o "da guidatore", dal vecchio uso degli autisti di decappottabili di indossare la coppola per proteggersi dal vento) o ancora ad allusioni a mestieri come quello del fornaio (baker boy cap) o dello strillone (newsboy cap o newsie cap), oltre a sinonimi di varia natura fra cui Irish cap o "berretto all'irlandese", Gatsby cap o "berretto alla Gatsby", scally cap o "berretto da furfante", "da mascalzone" e molti altri.
Alla fine del XIX e inizio del XX secolo questo berretto, grazie a un certo numero di famiglie inglesi che si stabilì in Sicilia alla ricerca di investimenti, giunse in Italia dove fu adottato dallo stesso popolo siciliano come parte integrante del suo modo di vestire. Fu in questo periodo che la coppola divenne un caposaldo della cultura siciliana, non un semplice berretto di importazione ma un vero e proprio simbolo di appartenenza alla comunità dell'isola e alle sue tradizioni.
Purtroppo la coppola in Sicilia è diventata il tratto distintivo, in senso negativo, dei clan mafiosi i cui membri erano soliti indossare questo copricapo alla rovescia. Nel film "Il Padrino" infatti molti personaggi indossano la coppola come da tradizione (pensate che il regista della trilogia di chiama Francis Ford Coppola, neanche farlo apposta!)
Tutta la storia della coppola, di come un semplice cappello sia diventato il simbolo di diversi gruppi, aggiunge sicuramente valore e veridicità allo stile di ogni film o serie tv in cui compare.
Da quando Peaky Blinders ha raggiunto il successo internazionale, il suo stile è stato scelto da molte celebrities per i loro outfit. L'ex calciatore David Beckham è così appassionato dalle storie e lo stile della gang di Birmingham che ha deciso di creare una linea d'abbigliamento dedicata alla serie.